Come ogni mattina mi metto al computer per iniziare un po’ di lavoro, mentre sorseggio la mia immancabile tazza di tè caldo, e nel frattempo butto anche un occhio su Facebook e cose simili, giusto per far carburare un minimo il cervello.
Spesso vado a leggere le massime di un caro amico, che ha delle intuizioni a dir poco geniali e la folgorazione arriva immediata leggendo un suo post:
Dai Bastian! Usa la Fantasia!
Salva Atreyu, il Fortunadrago e la Principessa! Forza, Bastian, forza!
….cazz, troppo tardi. Il Nulla ha già organizzato Effetto Venezia 2013.
(per chi non avesse colto, la frase è tratta dal film La storia infinita, un’icona di noi bambini degli anni Ottanta)
Guardo il calendario e penso…possibile che non si sappia ancora nulla su una manifestazione come Effetto Venezia a due settimane dal suon inizio? Mi sembra incredibile e volo sul sito per verificare il programma o almeno qualche anteprima succulenta per farmi incuriosire su quello che sarà.
Il Nulla totale.
Tutte le pagine riguardanti l’edizione 2013 sono vuote, con una laconica scritta: il programma sarà presto online.
Presto????
A due settimane dall’inizio della manifestazione più importante dell’estate livornese, ancora non c’è la programmazione e nemmeno un accenno agli eventi di punta, che dovrebbero portare in città tanta gente da fuori, come spesso sento affermare nelle conferenze stampa.
Livorno è sempre stata una città particolare, ma in questo caso credo che si stia esagerando, se si pretende di ribaltare completamente i principi più elementari della comunicazione di massa.
Qualcuno potrà dire che l’evento è stato finanziato e confermato solo poche settimane fa.
Rimane il fatto che una bozza di programmazione, con i nomi di punta opzionati, dovrebbe essere già pronta da mesi, e una volta avuta la conferma (che sarebbe arrivata prima o poi, grazie alla politica dell’emergenza tanto cara alla nostra città) si pubblica tutto e si inizia la promozione per raggiungere ogni angolo di Toscana, per incrementare il flusso di visitatori.
Quanto meno si tirano fuori i conigli dal cilindro e ci si fa belli con la parte rilevante della kermesse, per incentivare la curiosità e stimolare gli appetiti di tutte le fantomatiche migliaia di persone che dovranno affollare le vie della Venezia e portare ricchezza e turismo in città.
Invece a Livorno si tiene tutto segreto fino alla conferenza stampa ufficiale, come se il mondo fosse in fibrillazione per scoprire i grandi nomi in cartellone, tipo notte degli Oscar…
Poi leggo il giornale e vedo in decima pagina della cronaca locale, la presentazione del programma, subito dopo i promossi dell’ITIS…rimango esterrefatto.
Una manifestazione che costa quasi mezzo milione di euro e dovrebbe smuovere migliaia di persone in tutta la regione che presenta il proprio programma (con un ritardo clamoroso) e riesce ad avere la decima pagina (l’ultima) della cronaca locale!
(Sulla programmazione ne riparleremo prossimamente. I 15 palchi li voglio proprio vedere…)
Ma come si pretende di potenziare e arricchire una manifestazione che ogni anno sprofonda sempre di più nell’autocelebrazione e nella pantomima del “anche questo anno siamo riusciti a fare una grande manifestazione gratuita (stavolta qualcosa sarà addirittura a pagamento, vedremo cosa) e di spessore, con migliaia di visite giornaliere!”?
Effetto Venezia si è semplicemente confermato come un enorme mercatino affiancato dall’imponente settore gastronomico, condito in qualche angolo con qualche spettacolo.
Spettacoli che hanno totalmente perso la centralità della manifestazione ma sono diventati un allegro intrattenimento tra un coppo di fritto e un paio di birre.
L’anno prossimo cambiamo direttamente nome, al posto di Effetto Venezia propongo un più corretto Luna Park Venezia. Il carrozzone del freak show tanto rimane in città tutto l’anno…