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L’importanza della scelta di Raphael Rossi

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In questi giorni i cittadini livornesi hanno appreso dai comunicati del Comune e dai Giornali di come l’AAMPS abbia scelto di usufruire della collaborazione del giovane dirigente Raphael Rossi.

Non nascondo che ciò mi ha reso particolarmente felice. Il nome, voluto fortemente da me e proposto ufficialmente con l’appoggio del mio partito (IdV) nel Febbraio 2013, è un nome di grande spessore e che guarda al futuro. A dirlo non sono le mie parole, ma bensì il curriculum di Raphael Rossi che parla da solo: http://www.signorirossi.it/chi-e-raphael-rossi . Credo proprio sia questo il motivo principale per cui AAMPS ha deciso di dirottare su di lui, data la giovane età e già le molteplici esperienze (anche in realtà molto complesse, come: Napoli, R. Calabria, Foggia ecc) vissute. Rossi, che sembrerebbe differenziarsi da “Rosi” (ex commissario straordinario di AAMPS) solo per una “s,” non ha niente a che vedere con le sue politiche. Come ho detto, una collaborazione di questo tipo, è soprattutto da inquadrare in ottica futura. Per l’appunto, non parlando di un “curatore fallimentare”, ma di un Manager esperto del settore.

L’AAMPS, come quasi tutte le partecipate degli Enti Locali, versa in condizioni disastrose (si stimano debiti per un valore di 34mld in tutta Italia), e ciò spingerebbe (logicamente nello stato di necessità in cui versiamo a causa della crisi economica) a privatizzare questa azienda, ma chiunque voglia utilizzare un minimo di logica, sa bene che aziende che agiscono in regimi monopolistici, difficilmente riescono a perdere tanto, in termini economici, a meno che non ci siano scelte scellerate (acquisti inutili, stipendi elevati, personale in esubero, spesa improduttiva ecc e qui mi fermo, perché andremmo ad aprire ulteriori discorsi, che sono anche già stati affrontati in parte nell’articolo di Francesco Pulcrano). In merito a queste questioni, vorrei ricordare della celebre denuncia fatta da Raphael Rossi su un caso di corruzione a Torino per l’acquisto di macchinari inutili per la raccolta dei rifiuti, che ha fatto risparmiare ai cittadini oltre 4 milioni di euro. Per questo reputo che la scelta degli amministratori delle Partecipate, debba essere fatta cercando più condivisione possibile tra le forze politiche del Consiglio Comunale, in modo tale che ognuno possa dire la sua in merito alla nomina del Sindaco su una azienda pubblica cittadina. Che, a mio modesto parere, dovrà anzitutto esulare da ogni logica di clientelismo, né tanto meno essere fatta per garantire una pacifica convivenza all’interno del proprio partito, come è già accaduto in altre città. Questo è il minimo comportamento da tenere per garantire il massimo interesse collettivo.

Sono sicuro dell’ottimo contributo che Raphael Rossi darà alla Città di Livorno e all’AAMPS. Spero che quest’ultima sappia sfruttare a pieno le conoscenze e l’esperienza di Rossi per poter, finalmente, creare delle forti basi aziendali per un futuro prosperoso. Gli aspetti esterni ci sono tutti, come accennavo prima, basta solo la volontà di voler sfruttare a pieno le capacità aziendali.

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