È bene precisare subito che non si tratta di un articolo a sostegno della LIPU e, visti gli spiacevoli precedenti dovuti a incauti consiglieri comunali è giusto dire che una riflessione molto simile è stata sviluppata (in maniera molto piú seria di quella che segue) da Angela Mauro sul Huffington post.
Negli ultimi anni di paragoni tra politici e uccelli se ne sono sentiti tanti: quelli tutti giornalistici sulle diverse fazioni del PDL diviso tra le “colombe” filogovernative e i “falchi” pronti allo strappo e al ritorno al voto ad ogni cambio di vento, e quelli decisamente piú coloriti di Grillo secondo il quale tutti i politici sono teste dello stesso uccello (che non vola e non è il pinguino).
In questa classificazione ornitologica mancava il PD, ma siccome non ci si vuol far mancare niente eccoci, siamo arrivati anche noi. Ormai un attento osservatore munito della sua bella Reflex puó tranquillamente mettersi a fare birdwatching tra le righe dei quotidiani e scoprire le nuove tipologie di volatili presenti nel centrosinistra, entrambe accomunate dalla stessa ossessione: Matteo Renzi.
I primi sono gli “usignoli” Bersani in testa: improvvisamente logorroici, antirenziani fino alla morte ma interessatissimi ai movimenti del sindaco oggetto primario dei loro sproloqui, i suddetti osservatori se interessati possono trovare questa specie negli angoli delle sedi PD, solitamente fumano, si “cantano” le rispettive informazioni, spesso si odiano tra loro ma lo spettro di Matteino li obbliga a collaborare.
I secondi (e i miei preferiti) sono i gufi, Fioroni e Franceschini gli ultimi aggiunti alla lista: must di questa categoria è il “Matteo è il candidato migliore”, che piú o meno è quello che dico io quando, per puro caso, mi trovo a guardare partite della Lazzie de formello “sono i piú forti, hanno gia vinto, Klose in area non sbaglia da quand’era in Germania e in tribuna c’era Bismarck”. Specie difficile da scovare, cacciano di notte, parlano in poche occasioni e non collaborano, ognuno gufa per conto suo.
Ora, a dire il vero, di categoria ce n’è un altra, anche se nè una categoria vera e propria, è piú un distinguo: quello di Civati il “colibrí”. S’impegna tanto, muove le sue ali in maniera frenetica per provare ad essere considerato da gufi e usignoli, ma le sue dimensioni lo frenano e, ad oggi, i suoi colori brillanti hanno fatto innamorare tutti gli uccellini della stessa stazza ma, gli altri, i grandi, non se lo filano neanche.