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Green economy e cambiamenti climatici. La nota di Renato Gangemi

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Pubblichiamo l’intervento di Renato Gangemi, coordinatore degli Ecologisti Democratici di Livorno.

Green Economy e cambiamenti climatici.

di Renato Gangemi

Lo scorso 6 febbraio si è tenuto a Livorno un incontro per parlare di clima e di green economy. Ottima occasione vista anche la recente approvazione del nuovo Piano Ambientale ed Energetico Regionale da parte della Regione Toscana. Piano che ha sostituito il precedente PIER del 2008.

Nel nuovo PAER, che dovrebbe essere di riferimento per tutta la regione, sono state introdotte, infatti, importanti novità. Si parla di contrasto ai cambiamenti climatici, di transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e diffusione della green economy, ponendo l’accento, per la prima volta, sulla strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, strategia che comprende in uno stesso piano prevenzione, gestione del rischio idrogeologico e tutela della biodiversità.

Al convegno, a cui hanno partecipato gli Assessori all’ambiente dei comuni di Livorno e di Collesalvetti – oltre che esperti del settore – si è evidenziato quanto le amministrazioni locali stiano cercando di fare la loro parte nella tutela del clima. Entrambi i comuni infatti – nel febbraio e nell’ottobre dello scorso anno – hanno approvato un progetto di ampio respiro in campo ambientale per la riduzione di emissioni di CO2: il Patto dei sindaci.

Con l’adozione del Patto dei Sindaci – piano adottato a oggi da 2648 comuni in Italia dei quali una trentina toscani – questi due comuni si impegnano ad attuare una serie di misure di risparmio energetico e di riduzione di emissioni, misure che sono definite attraverso la stesura di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile.

Tuttavia l’efficacia di questi provvedimenti dipende dalla condivisione e partecipazione degli obiettivi da parte di cittadini, imprese e associazioni.

L’iniziativa del 6 febbraio – Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile: strumenti finanziari dalla nuova programmazione comunitaria 2014-2020 – è stata appunto concepita come ideale prosecuzione di questo percorso partecipativo presente nel PAES del Comune di Livorno.

Nel dibattito si è parlato, si di strumenti finanziari, ma anche dell’importante ruolo degli Enti locali nella lotta al cambiamento climatico: una gran quantità di emissioni di CO2 potrebbe essere, infatti, ridotta grazie al loro impegno, contribuendo all’obiettivo che l’Italia ha assunto in sede europea per il 2020 e soprattutto per il raggiungimento dei nuovi target, target che prevedono un taglio di emissioni del 40% al 2030.

Tutto dipenderà da come la Toscana – e l’Italia – saranno in grado di mettere in sinergia gli obblighi vincolanti assunti in sede europea con quelli di natura volontaria assunti dai Comuni con il Patto dei Sindaci. Un serio impegno in questa direzione potrebbe permettere un’ importante azione di riduzione di emissioni climalteranti, stimolando la transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio, con indubbi benefici per ambiente , economia ed occupazione.

Per questa bisogna pensare di destinare maggiori risorse verso progetti di innovazione ed efficientamento in campo energetico ed ambientale, agevolare una maggiore condivisione delle cosiddette “best practices” e soprattutto pensare ad un rafforzamento del coordinamento di questo tipo di iniziative a livello regionale (e nazionale) : mettersi in rete per uscire da quella logica campanilistica che vede regioni e città con eccellenze ed altre in forte ritardo nell’adozione di idonei strumenti nella lotta al clima.

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