Disastri dovuti alla negligenza umana, alle costruzioni abusive, alla cementificazione ai soli scopi speculativi e polemiche a non finire sugli allarmi non dati e su quelli troppo allarmistici.
Ma mentre nel primo caso spesso ci scappa la vittima, nel secondo caso non succede nulla e ci si copre le chiappe da possibili ripercussioni e responsabilità. Nel senso, io vi avevo avvertito, almeno lo sapevate e ricade tutto a vostro rischio e pericolo.
Così Livorno, che non registra un disastro ambientale dal maremoto del 1700, si scopre talmente a rischio da ricevere addirittura le telefonate a casa dalla Protezione Civile che invita la popolazione a non uscire di casa per le pericolose condizioni meteo.
Panico, migliaia di telefonate ai vigili del fuoco e alla polizia municipale, strade e esercizi commerciali deserti, proprio in pieno periodo natalizio.
Il grande uragano che si sarebbe abbattuto sulla città labronica è in realtà una pioggia a vento vista centinaia di volte, seguita da un po’ di freddo che si intensificherà nei prossimi giorni
In poche parole, è solamente arrivato l’inverno.
E la Protezione Civile si giustifica…nessun allarmismo, solo la sicurezza di raggiungere tutta la popolazione e avvertirla del maltempo. E via, a confermare dati incredibili come il vento a 55 km/h che diventano 80 dopo 10 minuti ma c’è chi giura che fossero almeno 150, come la bora a Trieste…
Ormai non siamo più abituati a niente. Se non si grida alla carestia d’estate e all’alluvione durante l’inverno, non si sa più come giustificare i milioni di euro sperperati per interventi di emergenza o di ripristino, spesso inutili e mal costruiti. I giornali e le televisioni non sanno più come tenere ancorate le persone in casa, ci vuole del sano panico e la diffusione della paura dell’esterno è il metodo più efficace.
D’altra parte i maestri statunitensi ne hanno fatto un esempio per il pianeta occidentalizzato e gli è riuscito parecchio bene…
E allora tutti in casa a guardare dalla finestra l’uragano che rischia di ucciderci tutti se ci sorprende soli per strada, tutti stretti davanti al televisore che ci conferma slavine, maremoti, tempeste di fulmini e ci promette per l’anno nuovo invasioni di cavallette, piaghe e tormenti…ma solo se usciamo di casa…