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Oscar 2015: non premiate il cecchino americano

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Nuovo articolo di Donatella Nesti che ci propone un’analisi e una previsione per il prossimo appuntamento con gli Oscar. Buona Lettura

Oscar 2015: non premiate il cecchino americano
di Donatella Nesti 

Si avvicina la notte degli Oscar con l’attesa frenetica dei candidati alla conquista della mitica statuetta, attesa quest’anno anticipata da roventi polemiche per l’inserimento di “American sniper”nella lista dei pretendenti.

Il film di Clint Eastwood è la storia vera del  cecchino più famoso d’America, il super killer autorizzato Chris Kyle, il commando delle Navy Seals con 160 bersagli umani abbattuti, record storico. Il film è in vetta al box-office in USA (oltre 250 milioni di dollari) ed è innegabilmente ben girato e ben interpretato da Bradley Cooper, ingrassato 15 chili per il ruolo, ma dopo l’amara riflessione di Kathryn Bigelow sulla guerra in Iraq con il suo ‘The Hurt Locker’(Oscar nel 2010) non ci aspettavamo un nuovo film di propaganda bellica.

Il regista è bravo a riflettere sulla tragedia della guerra spostando l’attenzione sulle famiglie rimaste a casa che subiscono le conseguenze dei conflitti ma il film ha comunque scatenato polemiche furiose tra liberal e conservatori ed anche il regista Michael Moore, il fustigatore dell’era Bush, ha bollato i cecchini come “codardi” che “sparano alla schiena” mentre Sarah Palin, l’ex governatrice dell’Alaska e candidata in passato alla vice presidenza degli Stati Uniti, si è scagliata contro i “sinistrorsi di Hollywood”, colpevoli a suo giudizio di avere “sputato sulle tombe dei combattenti per la libertà” come Kyle.

Speriamo che i giurati dell’Academy facciano convergere le preferenze su un altro pretendente alla statuetta, “Birdman” (L’inaspettata virtù dell’ignoranza), del regista messicano Alejandro González Iñárritu con Emma Stone, Edward Norton, Naomi Watts, Andrea Riseborough, Michael Keaton.

Il film è una ironica ed originale riflessione su i miti di Hollywood ripercorrendo la carriera di un attore famoso per il ruolo di supereroe il quale, ormai in declino, tenta la carta del teatro interpretando un classico di Raymond Carver ”Di che cosa  parliamo quando parliamo d’amore”.

Perfettamente nella parte Michael Keaton, quasi sparito dallo schermo dopo il successo nei panni di Batman, così come Edward Norton in attesa della statuetta come interprete non protagonista. In corsa all’Oscar come miglior interprete anche lo straordinario Eddie Redmayne per ‘The Theory of Everything – La teoria del tutto’ nel difficile ruolo dell’astrofisico inglese Stephen Hawking mentre tra le interpreti femminili potrebbe essere finalmente l’anno di Julianne Moore, protagonista dello struggente ed attualissimo ‘Still Alice’, premiata ai Bafta inglesi.

Presentato al Festival di Roma, ‘Still Alice’ è il dramma di una donna bella e brillante che, colpita precocemente dall‘Alzheimer, perde progressivamente il controllo sulla sua vita. L’Italia  è presente  grazie a Milena Canonero, candidata per i costumi di ‘Grand Budapest Hotel’.

Commentando la sua candidatura, Milena Canonero (già vincitrice di tre Oscar per Barry Lindon, Momenti di gloria e Maria Antonietta) non ha nascosto l’emozione: “E’ una notizia inaspettata, non si sa mai come vanno queste cose, e io per natura non mi aspetto mai niente. Quindi mi ha sorpreso molto essere stata nominata. Sono molto felice di questa nomination che mi colma di orgoglio, ma il cui valore però va diviso con tutti gli altri che hanno lavorato al film e soprattutto con Wes Anderson”.

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