A Livorno le tasse aumentano e i Servizi Pubblici calano. Succede, quindi, che va trovata una soluzione per il buon mantenimento della città. E chi, meglio del Sindaco, potrebbe trovarne una?! Magari una soluzione “rivoluzionaria”!
L’ “illuminazione” arriva martedì 20 luglio in mattinata su Twitter, quando un cittadino livornese (registrato sul Social Network come Enrico Livorno @livornobal) gli chiede delucidazioni sull’annaffiamento di Piazza Mazzini, il cui prato appare giallo per il mancato innaffiamento.
Il Sindaco, dal proprio account Twitter, risponde allo stesso di prendere in considerazione l’idea di farlo da sé, che sarebbe “un piccolo bellissimo gesto importante per la città” e che prendersene cura sarebbe “un gesto rivoluzionario”.
Spalancati cielo che in mezza giornata la risposta di Nogarin scatena l’ironia dei Social e finisce su alcuni quotidiani nazionali. Cosa alla quale, da queste parti, ci stiamo iniziando ad abituare: veder finire il nostro Primo Cittadino sui giornali nazionali per uno scivolone piuttosto che per qualcosa che la sua amministrazione ha prodotto sta diventando un cliché.
Se ci mettessimo a parlare del fatto che i cittadini livornesi, soprattutto i miei coetanei, dovrebbero avere un comportamento più civile nei confronti della propria città, mi troverebbe più che d’accordo.
Ma come può, il Sindaco, chiederci di adempiere da soli al Servizio Pubblico nonostante l’aumento delle tasse imposto dalla sua amministrazione, che oltre ad andare contro i propositi espressi durante la campagna elettorale delle scorse amministrative, non è assolutamente giustificato dal taglio di diversi servizi apportato dalla stessa?
Come può pretendere che i cittadini si mobilitino quando la sua Giunta per prima da chiara dimostrazione di immobilità?
Come si può chiedere più partecipazione ai cittadini se questi stessi non si ascoltano, come nel caso della questione della nuova rotatoria di Piazza Giovine Italia , o addirittura non si informano, come per la chiusura di via delle Cateratte all’altezza del passaggio a livello?
Verrebbe da domandarsi se alla fine non sia il caso di chiedere al Sindaco di farlo lui il gesto rivoluzionario: iniziare ad amministrare Livorno come si deve.
Le uniche cose che restano impresse dopo poco più di un anno di governo a Livorno non lo pongono sotto una luce positiva, ne dal punto di vista amministrativo né da quello del rapporto coi cittadini.
Una cosa che certo non ti aspetti dal Sindaco di un Movimento che vorrebbe fare del rapporto diretto con i cittadini il proprio punto di forza. Uno storico allenatore del Livorno una volta disse che “a Livorno la gente non vuole vedere fenomeni, ma uomini veri disposti a lottare per una causa”, frase che rende bene lo spirito della nostra città, in cui alle parole, soprattutto quelle dette a vanvera, si sono sempre preferiti i fatti.
Quindi, caro Sindaco, fai “un gesto rivoluzionario”: smetti di fare il fenomeno, parla di meno e lavora meglio.