Una volta una persona per me molto importante mi ha detto: va tutto bene fino a quando non capita a te.
Ecco questa frase mi è rimasta in testa e in effetti quando hai un bambino piccolo ci pensi 10 volte prima di prendere una decisione. E te ne accorgi alla prima visita dal pediatra. Cose per cui non esiteresti un attimo se dovessi scegliere per te e che invece richiedono giorni di riflessioni quando riguardano tuo figlio e in particolare la sua salute.
Vi ho annoiato con questa lunga introduzione perché oggi vorrei parlarvi di una questione che sta spopolando sui Social e sui giornali: i vaccini. Ad inizio del mese di ottobre l’Oms ( organizzazione mondiale della sanità) ha diffuso la notizia di un forte abbassamento delle vaccinazioni dei bambini in Italia con una percentuale di copertura che è scesa sotto la soglia minima prevista dal Piano Sanitario Nazionale che è del 95%.
Un dato definito allarmante e che conferma una tendenza, consolidata negli anni fino a giungere a questo dato, di una certa perplessità dei genitori nelle vaccinazioni infantili soprattutto per quelle ritenute non necessarie come polio, difterite, varicella, morbillo e pertosse.
La diffusione di questo dato ha scatenato parecchie polemiche creando uno scontro tra i due fronti, a favore e non. Ovviamente il tutto è sfociato sui social e la questione ha impazzato per giorni. Il governo ha addirittura minacciato sanzioni e provvedimenti restrittivi per cercare di invertire la tendenza. Io vi dico che ho vaccinato mio figlio nei tempi e nelle modalità indicate dal mio pediatra perché ho vissuto in famiglia i danni di una malattia che sembra lontana come la poliomielite e le conseguenze che ha lasciato, anche se ti permettono di vivere comunque, le porti con te a vita, appunto.
Non che nn mi sia fatta domande e non pensiate che non mi sia documentata. Ho semplicemente scelto. Quindi arrivo al punto: la scelta. Chi mi conosce sa che io sostengo sempre il libero arbitrio e mi piace confrontarmi soprattutto con chi non la pensa come me. Credo comunque che per quei genitori che non hanno competenze mediche occorra affidarsi e scegliere in base ai consigli e alle indicazioni di chi le competenze le ha. Purtroppo nessuno ha la verità in tasca nell’uno e nell’altro senso, quindi magari ascoltiamoci che di dubbi ne abbiamo tutti in abbondanza.
Un’ultima cosa però vorrei sottolinearla e riguarda proprio il valore del senso civico. Troppo spesso si fanno o si dichiarano scelte egoistiche accompagnate da frasi del tipo: ‘il figlio è mio e decido io‘ o ‘con la salute di mio figlio faccio quello che voglio’. Tutto legittimo e tutto lecito anche se non dobbiamo dimenticare che i bambini non sono nostri e non lo saranno mai perché sono persone ma per questo mi servirebbe un altro articolo.
Soprattutto, i bambini sono persone che vivono in una società dove si condividono spazi, ambienti, momenti con altri bambini e in mezzo ad altra gente che molto spesso non conosciamo . Quindi, possiamo ritenerci anche liberi di scegliere (sacrosanto diritto) ma pensiamo sempre che viviamo con gli altri e in mezzo agli altri quindi almeno rispettiamo la salute di tutti.
Perché va tutto bene fino a che nn capita a noi. In un senso o nell’altro.