La città di Livorno sta discutendo e preparando il nuovo Piano Operativo. E’ l’occasione per immaginare il futuro della città e avere diverse visioni di quel che sarà. L’avvocato Ruggero Morelli ha raccolto alcuni pensieri di concittadini appassionati e ce li ha inviati. Li racconteremo in questa rubrica, episodio dopo episodio. Iniziamo con il primo.
Viaggio nella mia Livorno del futuro. E’ il 2040 ed io vi farò da cicerone in una città fantastica.
Una città viva, vitale, vivace. Una città dove i suoi abitanti vivono bene e tutti ci vengono volentieri. Ma perché venire a Livorno e magari decidere di fermarsi a viverci? I motivi sono tanti.
In primis il clima con inverni miti ed estati ventilate, ma questo a Livorno c’è sempre stato. Ma negli ultimi venti anni a Livorno c‘è stata una vera e propria rinascita. Da città industriale ha saputo, senza snaturarsi, cogliere l‘opportunità turistica.
Mentre dopo un periodo di declino dell’industria la Darsena Europa ha dato nuovo impulso alle attività portuali, espandendo in modo esponenziale il traffico commerciale e dando opportunità a imprese manifatturiere di impiantare stabilimenti manifatturieri che traggono particolare vantaggio da trovarsi in aree già predisposte per movimentazione di merci in entrata e uscita. I raccordi stradali hanno fatto in modo di deviare il traffico pesante dal circuito cittadino e i nuovi collegamenti ferroviari movimentano merci in entrata e uscita a ciclo continuo.
Ma il mare per Livorno non è solo per il commercio e l’industria: in questi venti anni si è creato un approdo per le navi da crociera tra i più attivi del Mediterraneo. Le navi da crociera attraccano a un approdo accogliente e organizzato. Se vogliono sfruttare la sosta per visitare città limitrofe come Pisa, Firenze o Siena, non ci sono problemi. Trovano pullman pronti a partire per questi luoghi.
Ma Livorno offre anche opportunità di itinerari per visitare la città sotto aspetti variegati. Attraverso i fossi navigabili, liberati dai natanti perché sono stati creati numerosi nuovi porticcioli turistici, si visita il centro storico. Si visita il Mercato delle Vettovaglie, vero e proprio gioiello, che ospita nei sotterranei un birrificio e una distilleria di liquori tipici, a piano terreno negozi di gastronomia, alimentari, frutta verdura e pesce, e al piano superiore ristoranti, un enorme negozio di prodotti tipici toscani e italiani, una libreria tematica e una giocheria per intrattenere i bambini. Inoltre, un intero settore è dedicato alla cucina ebraica kosher, sia per l’acquisto che per la degustazione.
Infatti la città, tra i vari itinerari, offre anche quello delle sue radici ebraiche dove sono visitabili cimiteri monumentali, sinagoga, un importante museo e, non solo come itinerario ebraico, la casa natale di Amedeo Modigliani. Quest’ultima fa parte anche dell’itinerario artistico che prevede il Museo Fattori nella bellissima cornice di Villa Mimbelli, il museo di Arte Moderna a Villa Maria e Gli Uffizi a Mare nelle Terme del Corallo.
A tutto questo si è aggiunto, dopo la fine della guerra in Ucraina, il Museo Europeo della Pace. Nella struttura che doveva accogliere le spoglie di un gerarca fascista, Galeazzo Ciano, grazie ai contributi economici e alle collaborazioni di architetti e artisti di tutta Europa, è stato creato un Museo per onorare il fatto che l’Europa Unita ha percorso un cammino di pace da oltre novanta anni. Nell’enorme struttura, oltre a documenti che ricordano le due guerre mondiali, che proprio in Europa hanno avuto inizio, sono in mostra opere d’arte di importanti artisti europei ispirate alla pace. Il museo nel tempo ha assunto un’importanza tale che anche molti artisti extraeuropei hanno donato loro opere e oggi avere un’opera esposta in questo edificio è un grosso riconoscimento per ogni artista.
Inoltre, Livorno offre itinerari religiosi con il famoso Santuario di Montenero che ospita la Madonna di Montenero, patrona di Livorno e della Toscana, ma vanta anche altre chiese storiche e artistiche come la Chiesa dei Domenicani e di San Ferdinando, e il Duomo, oltre ad altre minori ma non di storia e di pregio. Logicamente senza dimenticare il percorso turistico più naturale che offre il mare, stabilimenti balneari, iniziative culturali e di svago.
Il più che ventennale festival Mascagnano che nella cornice unica della Terrazza Mascagni mette in scena ogni anno opere e concerti che puntualmente fanno il tutto esaurito. I più noti cantanti ambiscono a fare i loro concerti al palaModì, all’Ippodromo che nel tempo è divenuto un importante centro fieristico per importanti iniziative culturali e commerciali, e allo stadio, nel frattempo completamente ricostruito conservando solo l’artistica facciata dell’ingresso. Tutto questo è offerto con professionalità e ospitalità ineccepibile anche ai turisti che arrivano in traghetto.
I traghetti trovano un terminal in grado di accogliere migliaia di turisti e centinaia di mezzi. Il turista che arriva a Livorno può scegliere di proseguire velocemente, grazie a uno snodo stradale che immette subito sulle autostrade e superstrade. Ma se decide di sostare in città ha una scelta infinita tra parcheggi, percorsi turistici, pernottamenti da ostelli, bed and breakfast, pensioni e alberghi di lusso e super lusso, senza dimenticare i luoghi della ristorazione, settore che forse è in grado di offrire la maggiore scelta e varietà.
Tutto questo con personale qualificato e disponibile grazie alla ormai decennale Accademia del Turismo, scuola prestigiosissima che nella splendida cornice dell’ex Picchetto offre un livello di preparazione professionale di vera e propria eccellenza. Chi esce da questa accademia, richiestissima anche da ragazzi e ragazze anche fuori regione, sarà un operatore del turismo nel settore della ristorazione, alberghiera e di barman di altissimo livello, preparato nella propria materia di indirizzo, dal portamento ineccepibile e padrone di almeno due lingue straniere.
Inoltre, gli studenti e le studentesse possono studiare in Accademia anche in convitto, allestito nella ex caserma adiacente. Periodicamente l’Accademia, a scopo benefico, indice delle cene e dei pranzi a cui partecipare è un vero e proprio privilegio.
I giovani livornesi hanno l’imbarazzo della scelta per scegliere il loro futuro. Dalle aziende e le industrie, la portualità, il turismo oppure l’artigianato che con il flusso turistico ha preso nuovo vigore.
Inoltre, un altro ottimo motivo per vivere e per venire a Livorno è il Progetto Cocoon. Nel vecchio ospedale da oltre quindici anni è stata istituita una vera e propria cittadella della salute con specificità di contrasto all’invecchiamento. Qui si attua quello che prima si trovava solo in strutture private. Un luogo dove il paziente viene preso in carico non solo per la patologia più urgente al momento, che può essere un intervento di protesi all’anca, (evento che prima richiedeva per la riabilitazione un vero e proprio pellegrinaggio in altre strutture tipo Bagni di Casciana o Volterra oppure Villa Serena).
Ma proprio nel periodo di riabilitazione, fatto nella medesima struttura con idonei impianti, ausili e personale specializzato, viene monitorato su tutta una serie di cronicità e possibili insorgenze di nuove patologie e praticamente rimesso a nuovo. E così il paziente viene dimesso risanato, ringiovanito, con un bagaglio di cura atto a curare e contrastare le patologie dovute all’avanzare dell’età, offrendogli l’opportunità di invecchiare meglio e più a lungo.
Inizialmente di questo progetto hanno beneficiato i cittadini livornesi ma con il tempo e con i risultati ottenuti la platea si è allargata al punto che adesso il progetto Cocoon è conosciuto e richiesto da pazienti che giungono da tutta Italia mentre altre città e altri ospedali si sono ispirati a questo modello.
Questo però ha dato il via anche a un modello di turismo sanitario. Per molti anziani Livorno è diventato quello che per gli americani è la Florida, un luogo ideale dove invecchiare ma non vegetando ma godendo a pieno la vita.
Una città viva dove trasferirsi e trovare svago, cultura, servizi e tutto di livello di eccellenza. Ma cosa è stato il motore, la molla che in poco meno di venti anni ha trasformato Livorno?
Poche ma fondamentali cose. Il patrimonio scolastico era inadeguato e obsoleto. Nel giro di pochi anni ai giovani abitanti di Livorno sono stati dati edifici scolastici nuovi, moderni, accessoriati di tutto. Aule ampie e luminose, palestre, mense e giardini. Classi non affollate, trasporto scolastico efficiente, tempo pieno senza disagi. Nidi in numero sufficiente da soddisfare la richiesta e gratuiti. Contrasto all’abbandono scolastico. I Centri Sociali Anziani sono stati trasformati in Agorà, luoghi di incontro tra persone, generazioni, generi e soggetti. Tutti incontrano tutti. Contaminazioni di ogni genere di soggetto, usi, costumi, punti di vista ed esperienze.
All’inizio non è stato facile e l’opera dei mediatori culturali e sociali è stato fondamentale ma da questa esperienza è uscito un cittadino nuovo, capace di amare se stesso, la propria strada, il quartiere, la città e ascoltare e rispettare tutti gli altri cittadini. E da questa esperienza è nata una nuova Livorno, capace di far battere il cuore.
Qui finisce il viaggio nella mia Livorno del futuro, oggi solo una città ideale immaginaria ma non impossibile da realizzare. Basterebbe mettere da parte gli interessi di bandiera, gli egoismi individuali, lo scetticismo che fa credere tutto inutile e irrealizzabile. Basterebbe riuscire ad essere capaci di far battere il cuore alla nostra splendida Livorno e ai suoi abitanti.