Dopo quattro giorni di prefestival, comincia domani, venerdì 28 ottobre, l’edizione 2022 del FIPILI Horror Festival di Livorno, il festival tematico che mette la paura al centro e fa arrivare nella nostra città pezzi da novanta come Franco Nero, Marco Bellocchio e Maccio Capatonda.
Caratteristiche: da brivido, cupo, sanguinoso, horror. Questi gli aggettivi che ultimamente leggo di più tra i titoli suggeriti nel mio catalogo Netflix.
Assodato che l’algoritmo della celebre piattaforma di on-demand è tarato sul vicinissimo weekend di Halloween e quindi niente è lasciato al caso, ieri sera notavo quanto il catalogo delle serie tv uscite negli ultimi mesi punti moltissimo su generi come thriller, gotico, true crime e più in generale horror. Inquietanti osservatori di case, infermiere dalla dubbia eticità professionale, gruppi di adolescenti malati terminali che si raccontano storie di morte… questo il mood generale.
Ne ho parlato con Alessio Porquier, direttore artistico del FIPILI Horror Festival di Livorno, uno insomma che di paura se ne intende almeno dal 2011, anno in cui il festival ha visto la luce.
Horror dappertutto di questi tempi, non ti pare?
“In effetti se ne vede parecchio in giro, ma la stragrande maggioranza di quello proposto dai canali più commerciali è legato alla realtà e questo talvolta può essere limitante…”
Spiegati meglio. Ti riferisci alle decine di serie e docuserie true crime? Mi viene in mente quella su Jeffrey Dahmer che è stata molto discussa.
“Si, esatto. C’è un proliferare di questa tipologia di intrattenimento, ma per fortuna stiamo tornando all’horror d’evasione e non più solo a quello realistico. Come festival che tratta di paura, cerchiamo di uscire dai circuiti più battuti delle mode del momento, proponendo un tipo di horror che certamente si ispira alla realtà, ma la trasforma, la trasfigura, creando mondi alternativi con cui compararla. Sarà poi da questo confronto che scaturirà la vertigine della paura, un sentimento atavico che per essere davvero interiorizzato deve scavare più a fondo, fuori dai contesti reali e quotidiani. Questa, sintetizzando, è stata sempre la missione del festival in tutte le sue edizioni.”
E quella che inizia domani sarà un’edizione ricca e anche un po’ speciale…
“Sì, si tratta della prima edizione post Covid davvero “libera”, senza mascherine in sala ed obbligo di green pass. Siamo finalmente felici di offrire un’esperienza da vivere più serenamente. Nulla a che vedere con l’edizione 2020, recuperata all’ultimo e vissuta con sofferenza, e neanche con quella dello scorso anno. Anche se paradossalmente il Covid ci ha fatto anche un importante favore…”
In che senso?
“Prima il Festival si svolgeva ad aprile, ma nel 2020 fummo costretti a una ricalendarizzazione che orientammo proprio verso la fine di ottobre, in concomitanza con il weekend di Halloween. Fu una scelta obbligata ma che si è rivelata fortunatissima, sia a livello “tematico” che logistico, per via del ponte del primo novembre.”
La convivenza con Lucca Comics negli stessi giorni non è un ostacolo?
“No, anzi. Abbiamo una fetta di pubblico in comune e molte delle persone che vengono da fuori regione uniscono i due eventi. In tre o quattro giorni possono vivere due realtà culturali molto vivaci e due città toscane diverse e belle ognuna a suo modo.”
E si tratta in entrambi i casi di eventi molto vari. Perché al FIPILI non ci si spaventa solo col cinema…
“Assolutamente. Le due arti a cui noi abbiamo sempre guardato sono il cinema, ma anche la letteratura. Da noi non ci si spaventa solo nel buio della sala, i due generi vanno a braccetto e abbiamo sempre cercato di far in modo che si valorizzassero a vicenda. Ecco perché il parco iniziative si amplia ogni anno di più: non solo proiezioni, dibattiti, conferenze o masterclass legate al mondo del cinema e delle sue professioni, ma anche il concorso letterario “La paura fa 90 (righe)”, che ci accompagna dalla prima edizione, reading di opere letterarie e laboratori di scrittura creativa. Tutto ovviamente legato dal filo rosso della paura.“
…e incastonato nel territorio, perché i luoghi del festival sono tanti.
“Quest’anno più che mai. In collaborazione con la Cooperativa Itinera sarà possibile vedere la nostra città da un diverso e lugubre punto di vista: domenica 30 salperà dai sotterranei della Fortezza Vecchia un battello per un tour da brivido tra i canali medicei, alla scoperta dei luoghi più misteriosi e cupi di Livorno. Diciamo che saranno quattro giorni di paura a 360 gradi.”
Il FIPILI Horror Festival inizia domani, venerdì 28 ottobre, e terminerà lunedì 31 ottobre con un programma fittissimo di eventi da paura. Per non perdevi neanche un brivido, seguite le pagine Facebook e Instagram (@filipilihorrorfestival).
La paura sarà anche di gran moda su Netflix, ma quella vera ce l’abbiamo in città.