Avete mai visto “Enter the Matrix”? Per un attimo vi facciamo entrare nel “nostro Matrix”, che è fatto di gente che quotidianamente e più volte al giorno mette mano al blog più bello di Livorno (non me ne vogliano gli altri, ma ogni scarrafone è bello a mamma sua). Si inizia con la rassegna stampa della mattina, che cerca di tirare fuori tre articoli interessanti dal mondo della carta stampata nazionale e livornese. Si prosegue con i post sulla pagina di facebook durante tutta la giornata: si alternano breaking news, anniversari e ricorrenze, foto e alcuni rimandi ad articoli interessanti di blog e giornali. E tutto mentre redazione e collaboratori scrivono: seguendo una linea editoriale oppure scegliendo di parlare di quello che più gli colpisce, tutti i nostri blogger riflettono (e cercano di riflettere insieme a tutti quelli che ci leggono, e grazie perchè siete tantissimi) su alcuni temi. Un meccanismo “sovietico” (o “svizzero”, as you prefer) diretto e condotto da Alessio Ciampini, The Chief.
Qualcuno di voi starà pensando: ma dove andrà a parare? Ve lo dico subito: avete presente la bellissima rassegna stampa mattutina, che componevamo rilinkando articoli dalla rassegna stampa del Comune di Livorno? Da ieri non è più possibile, perchè la FIEG (Federazione italiana degli editori di giornali) ha chiesto e ottenuto che venisse rimossa la rassegna stampa del giorno dal servizio che moltissimi Enti offrivano alla cittadinanza.
Personalmente trovo criminale un atteggiamento del genere, compiuto da soggetti che per fare la propria attività privata percepiscono denari pubblici. La nostra quotidiana rassegna stampa non verrà interrotta, ma linkeremo articoli presenti sui quotidiani on-line. Tuttavia mi domando: essere cittadini informati è un valore per il singolo soggetto, oppure una risorsa per tutta la comunità? Lo Stato che finanzia l’editoria, riconoscendola (giustamente, dico io) come elemento di leva culturale e di informazione, è lo stesso che poi permette alla FIEG di richiedere la rimozione dal web di Comuni, Regioni, Camera e Senato, del “prodotto” di questo finanziamento? E ancora poi, quante copie in più venderanno adesso?
Una in meno, la mia.