Come ben sapete da pochi giorni è entrato in vigore l’obbligo di possedere un pos per professionisti, artigiani e autonomi.
Anche io facendo il geometra rientro nella categoria professionisti, e visto che sono un grande utilizzatore di carte di credito e bancomat, ma soprattutto tale norma è stata introdotta per la lotta all’evasione, ho deciso di andare in banca per rendermi conto dei costi effettivi.
Prima di dirvi come è andata vi comunico che in 12 anni di professione considerando “quei pochi che mi hanno chiesto il conto” nessuno mi hai mai chiesto di pagare con la carta di credito.
Dicevamo dei costi:
L’installazione è gratuita; il canone mensile può variare da 10 a 50 euro al mese; la percentuale sull’importo transato per i bancomat varia da 0,70% a 1,40% mentre la percentuale sull’importo transato per le carte di credito varia dall’ 1,40% al 3,50%.
Quindi se nell’arco di un anno mi pagassero 20.000,00 con carte di credito, nella migliore delle ipotesi, le spese annue per il professionista saranno di 400,00 euro. Va detto che se dai 20.000,00 eliminiamo l’IVA al 22% l’importo esatto al quale poi dovranno essere detratte le tasse sarà di circa 16.400. In definitiva l’installazione del Pos ci costerebbe un altro 2,5% che andrebbe ad aggiungersi alla aliquota Irpef delle tasse.
Come si può capire le critiche per i costi eccessivi, non erano strumentali ma questa misura diventerebbe un’ulteriore tassa che andrebbe ad aggiungersi alle già alte che paghiamo.
Detto questo io credo che l’idea di aumentare l’utilizzo della moneta elettronica sia giusta per abbattere la grande evasione che attanaglia il nostro paese e quindi penso che un no netto all’introduzione di questo obbligo non sia giusto ma credo che dovremmo fare delle nostre proposte.
Per questo io ci provo.
Potremmo chiedere un incontro a tre governo, banche e professionisti, nel quale da una parte venga proposto alle banche di eliminare il canone mensile o chiedere una cifra irrisoria, dall’altra i professionisti accettano l’installazione del POS facendosi carico dei costi di gestione e infine il governo si impegna ad una riduzione dell’aliquota IRPEF dell’1% per coloro che lo installeranno.
E quali sarebbero i vantaggi? Come prima cosa si capirebbe che nessuno pensa solo al suo interesse ma nascerebbe una proposta che non può far che bene agli italiani onesti con la riduzione delle cifre evase e sarebbe un altro passo per il cambiamento anche mentale dei cittadini. E in più passerebbe, in modo ancora più forte, l’idea che se tutti pagano le tasse ognuno di noi ne pagherebbe meno senza incidere sull’erogazione e sull’efficienza dei servizi essenziali.
Che ne dite, ci proviamo?