“E mo ve lo buco sto pallone!”, recitava una pubblicità di qualche anno fa in cui, durante una partita di calcio in cortile tra amici, veniva rotta una finestra con una pallonata. Alzi la mano chi di voi non ha vissuto la stessa cosa da piccolo: i condomini che, pur infastiditi, vi lasciavano giocare fino al momento in cui facevate un danno.
In questi giorni, sui social network, hanno tenuto banco una serie di cialtronerie senza capo né coda, ispirate dalla tragedia dell’airbus Germanwings caduto tre giorni fa sulle Alpi francesi facendo 150 vittime.
Ha iniziato Daniela Santanchè, deputata forzista, che dal suo account Twitter, giovedì mattina, chiedeva: “Che origini hanno i piloti dell’autobus caduto???”. In realtà la Danielona nazionale scrivendo “autobus” intendeva, ovviamente, l’airbus.
L’attenzione di molti si è spostata sull’errore di trascrizione, generando sui social una serie di battute sugli “autobus che volano”, e non sul dubbio che, con quella frase, aveva intenzione di insinuare: da buona donna di (estrema)destra, la Santanchè, senza che ancora si conoscessero le dinamiche dell’incidente, ha dato per scontato che, ai comandi di un aereo caduto, ci potesse essere una persona di origini islamiche.
Ridicolo.
Ancora piu ridicolo è il titolone scelto da Alessandro Sallusti, compagno di vita della sopracitata Santanchè (ma allora è proprio vero che “chi si somiglia si piglia”!), per il proprio editoriale sulla prima pagina de “il Giornale” di venerdì, di cui è direttore: “SCHETTINEN”.
Dopo la tragedia della Costa Concordia, sul settimanale tedesco “Der Spiegel”, il giornalista tedesco Jan Fleischhauer scrisse di non essere stupito dalla fuga del comandante perché italiano e che se il comandante fosse stato tedesco o inglese si sarebbe in tutt’altro modo.
Sallusti, dopo che sono state ufficializzate le dinamiche dell’incidente e la nazionalita (tedesca) del responsabile dello stesso, non ha saputo fare di meglio che rendere pan per focaccia ai colleghi.
Estremamente triste per il direttore di una delle testate con maggior tiratura a livello nazionale.
Poteva mancare, trattandosi di cialtronerie, il bomber di razza in materia, Beppe Grillo? Certo che no. Cogliendo l’occasione, l’ex comico (lo fa ancora di mestiere, ma ha smesso di far ridere da tempo) scrive sul proprio blog che, testuali parole, “Ci sono inquietanti analogie tra Andreas Lubitz, il copilota dell’Airbus A320 della Germanwings che si è schiantato sulle Alpi francesi, e Matteo Renzie che sta schiantando l’Italia”.
L’ennesima caduta di stile, sempre che ne abbia mai avuto, per il padre/padrone del Movimento 5 Stelle, che stavolta è stato duramente criticato anche dai propri sostenitori.
Internet, alla fine, è un cortile virtuale pieno di vicini curiosi e, spesso, brontoloni, nel quale ognuno ha la propria casa e i propri affari ma, volendo, basta affacciarsi alla finestra o appoggiare l’orecchio al muro per sapere cosa combinano gli altri. Le regole per una buona convivenza sono semplici: bisogna portare rispetto al vicinato e cercare di dare meno fastidio possibile agli altri, altrimenti rischi di trovarti a discutere e, nel giro di poco, sei sulla bocca di tutto il vicinato.
Le finestre di questo cortile non sono fatte di vetro, ma di tolleranza, non si rompono a suon di pallonate, ma di contenuti sciocchi che fanno eco partendo da una tastiera, che sia quella di un computer o quella di uno smartphone.
È per questo che, cari Daniela, Alessandro e Beppe, affacciandomi dalla finestra che avete rotto, ve lo urlo volentieri: “E MO VE LE BUCO STE TASTIERE!”.