Il 28 aprile anche i quartieri Porta a Terra, Padula, Enriques e Via provinciale Pisana hanno iniziato l’attività di raccolta differenziata. Estendere il servizio a tutta la città è sicuramente un atto di civiltà e un importante passo in avanti nella gestione moderna dei rifiuti. Ci sentiamo dire molto spesso che “siamo quello che mangiamo” e mi verrebbe da dire che noi siamo quello che produciamo e sprechiamo, con quintali di rifiuti pro capite ogni anno. Rifiuti che hanno bisogno di attenzione, cura e soprattutto di una nuova vita.
In questa logica la raccolta differenziata anche a Livorno, è da considerarsi un importante contributo dell’amministrazione comunale per la vita dei cittadini ed il futuro della città.
Detto questo, però, molti interrogativi restano aperti con altrettanti errori di gestione che, a mio parere, sono stati commessi.
Prima su tutti la comunicazione. Per tre volte hanno suonato alla porta del mio ufficio e alla fine il messaggio non mi è mai risultato completo. Il primo a venire a trovarmi è stato il postino che mi ha recapitata la lettera AAMPS a firma del Sindaco per informarmi del servizio. A seguire due addetti AAMPS che mi hanno recapitato l’opuscolo informativo ma di più non sapevano e infine altri due addetti che hanno incollato un codice sul mio bidone e mi hanno detto a grandi linee dove mettere cosa. Per richieste particolari, basta telefonare., mi hanno detto.
Sulla gestione, come prima cosa mi viene in mente di differenziare la differenziata. Sarebbe stato opportuno differenziare il servizio per uffici e abitazioni: un recipiente più grande per la carta in un ufficio credo sia indispensabile mentre il bidone più piccolo per i rifiuti organici sarebbe stato più che sufficiente. Il servizio, invece, sembra essere uguale per tutti : uffici, attività commerciali e abitazioni. Per avere dotazioni differenti occorre fare una richiesta direttamente all’AAMPS.
La seconda riflessione nasce in merito alle coperture e al cambio di amministrazione comunale, e porta a due grandi domande: ci sono e ci saranno le coperture economiche per garantire durata e efficienza del servizio anche nel 2015? In un momento di transizione come questo, ha senso estendere i servizio ad altri quartieri oltre alla Venezia, quando i nuovi vertici AAMPS potrebbero decidere un cambio di rotta o addirittura la sospensione del servizio? Se così fosse sarebbe davvero energia sprecata: quella degli operatori e dell’azienda che, nel bene e ne male, si sono attivati per consentire l’attivazione del servizio. Per non parlare dell’energia dei livornesi che si stanno impegnano (speriamo) per cambiare le loro abitudini quotidiane. Dico speriamo perché in effetti di lamentele ne ho sentite parecchie: chi è preoccupato dello spazio che occuperanno i bidoni in casa, chi del cattivo odore, chi della fatica di gettare in modo diverso la spazzatura.
Sicuramente dovremmo gestire al meglio lo spazio nelle nostre case e anche chi, come me, da sempre differenzia i rifiuti ed esce di casa pieno di sacchetti da smistare uno ad uno nei colorati cassonetti, si dovrà abituare al nuovo sistema, sperando che la civiltà e il buonsenso abbiano la meglio soprattutto in ambienti condominiali in cui i rifiuti saranno di tutti.
Ma, a parte le perplessità, i dubbi e le riflessioni aperte, la differenziata è davvero una gran cosa che ci permetterà di ottenere un carrello della spesa dai vuoti di bottiglie (senza generare altra inutile plastica), ottimizzare la gestione dei rifiuti e riciclare davvero, risparmiando (o almeno si spera).
Certo tutto si può migliorare ed è un bene riflettere, ma la via è quella giusta.
Andiamo allora: DIFFRENZIAMOCI!